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RELIGIOSO CARLO
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POESIE

in prosa e non

18 febbraio 2025 

Preghiere del sopravvissuto

la triade

Fino in fondo

Se un giorno

Preghiera del sopravvissuto

Aiutami a liberarmi di questo corpo

 

Fai che questa zavorra 

vecchia fin da giovane

si sganci dall’anima

che possa così volare

lontano dalla realtà

 

Il mio pane saranno i sogni,

la mia acqua il sapere,

le mie ferite la tristezza

e i miei sorrisi la vita

 

Fammi vivere

 

Separami da questi bisogni

di ossa e di carne,

allontanami da questa sopravvivenza

che non mi ha permesso di nascere

 

Fammi vivere

 

Il corpo è stanco;

l’anima non nata

si rifiuta di sottostare (ancora)

alle leggi della materia

 

Fammi volare

 

Sganciami da questi pesi

di guerre e di affari,

di carriere e denari,

di routine e convinzioni

 

E fammi volare

 

Via

 

Per non ritornare

nel paese dei morti che camminano

senza sapere dove


 

Perché non mi hai amato fino in fondo?

 

Perché hai lasciato che il nostro amore

galleggiasse in questo mare di merda

tra gli stronzi a pelo d’acqua,

la plastica e il petrolio?

 

Perché non mi hai amato fino in fondo?

 

Potevamo lasciarci andare

giù, dove l’acqua risplendeva

limpida e pura

 

Ma la voglia di emergere…

 

…quella fottuta voglia di emergere…

 

 

Fino in fondo

 

Io e te

 

Ad amarci

 

Nel limpido;

sotto gli stronzi,

il petrolio

e la plastica


 

Se un giorno ascolterai le mie canzoni

sarà tardi

 

Se un giorno vedrai la mia sofferenza

sarà tardi

 

Se un giorno direte:

“Ma come hanno fatto a non ascoltarlo?!”,

a dirlo sarete voi

che non mi avete ascoltato

 

Se un giorno mi celebrerai a Sanremo,

io ti maledirò

 

Se un giorno rilascerai interviste 

sulla mia non-vita,

io ti maledirò

 

Se un giorno farete una fiction su di me,

io vi maledirò

 

Ovunque sarò,

vi maledirò

se un giorno…

 

Perché quel giorno,

se sarà,

sarà tardi;

troppo tardi

 

Davvero troppo tardi

 

Vili i vivi

 

Indifesi i morti


 

Carlo Religioso